Il Congresso Internazionale sul Genere Fantastico, gli Audiovisivi e le Nuove Tecnologie è un’attività di divulgazione scientifica e accademica che fa parte del Festival Internazionale del Cinema Fantastico di Elche – FANTAELX, con la collaborazione dell’Università Miguel Hernández, il Centro di Ricerca sulle Arti (CíA) e il gruppo di ricerca Massiva.
La sua missione è quella di diffondere studi di ricerca nell’ambito delle diverse linee tematiche e dei discorsi del Genere Fantastico, coprendo tutte le sue possibili varianti e piattaforme: cinema, televisione, teatro, letteratura, fumetti, videogiochi, realtà virtuale, arti plastiche, ecc.
In questa modalità, le proposte delle comunicazioni seguiranno la linea tematica principale della nuova edizione del Congresso e del Festival: Folk Horror o Orrore rurale.
La base dell’orrore rurale o Folk Horror si fonda sulla trasmissione del terrificante attraverso il folklore, la mitologia, le leggende e le superstizioni. Una peculiare derivazione del terrificante e del fantastico, le cui origini risalgono alla letteratura, ai racconti popolari, ecc. della fine del XIX secolo, che, successivamente e con la loro particolare estetica, si schiuderanno nelle varie cinematografie mondiali dagli anni Sessanta e Settanta in poi. Questo cinema, attraversato dall’ingrediente soprannaturale e dalle sue concomitanze con la stregoneria, i movimenti neopagani (come la Wicca), la controcultura hippie, l’eredità di occultisti come Aleister Crowley o Austin Osman Spare, o la paura di tutti questi culti e sette, porterà alla ricomparsa di credenze ancestrali che permeeranno i diversi modelli culturali e artistici fino ai giorni nostri.
Questo sottogenere del fantastico in generale, e dell’horror in particolare, si basa su tre lungometraggi britannici fondamentali noti come Unholy Trinity: Witchfinder General (Michael Reeves, 1968), Blood on Satan’s Claw (Piers Haggard, 1971) e The Wicker Man (Robin Hardy, 1973). Con questi titoli, e con gli ineludibili riferimenti precedenti come Häxan (Benjamin Christensen, 1922), Night of the Demon (Jacques Tourneur, 1957) o Hour of the Wolf (Ingmar Bergman, 1968), si è creato il terreno necessario per il consolidamento di queste fiction in cui sono frequenti la presenza di spazi naturali e selvaggi, l’isolamento dei personaggi, l’adozione di credenze e superstizioni, o il culmine dell’intera narrazione in qualche tipo di invocazione, cerimonia o rituale di trasformazione.
L’orrore rurale tendeva inoltre a riflettere una costante estetica e narrativa: la civiltà o il progresso contro altri modi di intendere il mondo basati sull’arcaico, il “tradizionale” o ai margini della legge. Questo aspetto, insieme a quelli già citati, sarà inoculato nei futuri contenuti culturali e artistici, che faranno sì che l’orrore rurale si espanda oltre i confini del territorio britannico nei decenni successivi, reinterpretato in ogni Paese secondo la propria realtà politica e socio-culturale. Dai Outback Films australiano o le storie di fantasmi giapponesi, allo stereotipo dell’“America profonda”. In quest’ultimo caso, ad esempio, sotto aspetti meno soprannaturali e approfondendo il conflitto tra le due Americhe attraverso i cliché della White Trash, grazie a titoli come Deliverance (John Boorman, 1972), The Texas Chain Saw Massacre (Tobe Hooper, 1974) o The Hills Have Eyes (Wes Craven, 1977).
Come è noto, l’orrore rurale è arrivato anche ai nostri giorni attraverso i suoi diversi modelli espressivi e la convivenza con altri sottogeneri (come il Survival Horror o lo Slasher): dai videogiochi (The Excavation of Hob’s Barrow, Through the Woods, ecc.) o dagli autori letterari (H.P. Lovecraft, Stephen King, Adam Nevil, ecc.), fino a inondare il mondo del fumetto (Alan Moore, Scott Snyder, Emily Carroll, ecc.), delle arti plastiche (Sara Deck, Tomás Hijo, Audrey Benjaminsen, ecc.) o delle nuove produzioni televisive (Dennis Kelly e Felix Barrett) e cinematografiche. Questi ultimi, offrendo nuove prospettive, preoccupazioni e ansie intorno a questo modo di intendere il mondo a partire dalle radici pagane, telluriche, ancestrali, dall’alterità o dalla barbarie, e grazie a registi come Ben Wheatley (Kill List, Sightseers, A Field in England), Ari Aster (Midsommar, Hereditary), Emma Tammi (The Wind), M. Night Shyamalan (The Village), Robert Eggers (The Witch), Alex Garland (Men) o Ti West (X, Pearl), tra i tanti.
All’interno del suo ampio spettro, gli abstract presentati per questa linea tematica principale possono seguire variazioni come le seguenti:
1) Ricerca e riflessione teorica sul folklore, la mitologia e la narrazione popolare (racconti, leggende, canzoni, ecc.) legati al fantastico o alle finzioni dell’orrore rurale nelle sue varie forme di espressione: studi, correnti, movimenti, opere e autori di spicco.
2) Il concetto e le derivazioni dell’orrore rurale o Folk Horror, e il suo legame con i vari modelli di cultura audiovisiva e le nuove tecnologie: la sua compenetrazione nel cinema, nelle serie televisive, nei fumetti, nei videogiochi, nella realtà virtuale, nel teatro, nelle arti plastiche, ecc.
3) Ricerca teorica e riflessione sullo sviluppo e l’evoluzione del folklore e dell’orrore rurale nei diversi modelli culturali e tecnologici, e dal punto di vista dello studio delle correnti (opere, autori di spicco, ecc.) e delle varianti su cui stabilire questo rapporto.
4) Folklore e orrore rurale come strumento di comunicazione, riflessione o analisi sociale e politica a partire dalla narrativa audiovisiva e dal fantastico.
In questa modalità, gli abstract seguiranno la linea tematica generica del Congresso: Il genere fantastico e la sua possibile interconnessione con le diverse piattaforme della cultura, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie.
All’interno del suo ampio spettro, gli abstract presentati per questa linea tematica generica possono seguire variazioni come le seguenti:
1) Ricerca e riflessione teorica sul genere fantastico nelle sue diverse modalità di espressione: studi, correnti, movimenti, opere e autori di spicco.
2) Il genere fantastico e la sua interconnessione con i vari modelli di cultura audiovisiva e le nuove tecnologie: la natura ibrida del fantastico con il cinema, il fumetto, i videogiochi, la realtà virtuale, le arti plastiche, ecc.
3) Possibili metodologie e strumenti per la comunicazione e/o l’insegnamento attraverso piattaforme legate al genere fantastico.
4) Il fantastico nel contesto politico: approcci e studi in cui il fantastico stabilisce un discorso legato al dibattito sociale, alla collettività e all’azione politica.
La scadenza per la presentazione degli abstract per entrambe le opzioni è 6 ottobre 2024 (incluso).
Le comunicazioni orali e i relativi abstract possono essere presentati in spagnolo, valenciano, inglese o francese; la loro lettura durante il Congresso non dovrà superare i 15 minuti.
La presentazione della comunicazione al Congresso non sarà obbligatoria. Nel caso in cui non si partecipi all’evento come relatore, di persona o online, l’elaborato apparirà anche nell’edizione del libro corrispondente.
Gli autori che desiderano partecipare contemporaneamente a entrambe le modalità (Opzione 1 e Opzione 2), al fine di includere le loro comunicazioni nell’edizione di entrambi i libri (pubblicazione cartacea in spagnolo e pubblicazione digitale in inglese), possono farlo:
Inviando autonomamente un’e-mail con la proposta di pubblicazione per l’Opzione 1 e un’altra e-mail con la proposta di pubblicazione per l’Opzione 2.
Il periodo per il pagamento della quota di iscrizione va dalle 14 alle 20 ottobre 2024 (incluso).
Una volta accettato l’elaborato, i partecipanti dovranno versare una quota di iscrizione di 170€ per autore, seguendo le istruzioni che verranno loro inviate via e-mail. La quota comprende:
1) Presentazione dell’elaborato al Congresso (online o di persona).
2) Certificato di comunicazione e partecipazione.
3) Libro dei verbali con ISBN.
4) Pubblicazione accademica presso la casa editrice Tirant Lo Blanch (1° nell’indice generale assoluto della SPI) con capitolo in spagnolo e su carta con ISBN e consegna del libro su carta.
Una volta accettata la comunicazione, i comunicanti devono pagare una quota di iscrizione di 120€ per autore, seguendo le istruzioni che verranno loro inviate via e-mail. La quota comprende:
1) Presentazione dell’articolo al Congresso (online o di persona).
2) Certificato di comunicazione e partecipazione.
3) Libro degli atti con ISBN.
4) Pubblicazione accademica in Ediciones Universidad de Salamanca (primo quartile dell’Indice Generale Assoluto SPI) con capitolo digitale in inglese con ISBN.
Tutti i contributi devono essere inviati a: congreso@festivalcinefantaelx.com
La modalità di presentazione delle proposte deve seguire il seguente schema, che prevede l’invio di due file di testo:
A_METADATA_OPZIONE_1_Titolo, oppure A_METADATA_OPZIONE_2_Titolo
La parola “Titolo” non deve essere scritta letteralmente, ma con tre parole del titolo della comunicazione separate da trattini bassi. Ad esempio:
A_METADATOS_OPZIONE_1_Film_italiano_folklore
A_METADATOS_OPZIONE_2_Storia_archetipi_fantasy
B_ABSTRACT_OPZIONE_1_Titolo, oppure B_ ABSTRACT _OPZIONE_2_Titolo, eguendo lo stesso sistema del primo documento scaricato.
Gli autori i cui testi appaiono in pubblicazioni accademiche accettano le seguenti condizioni:
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